Ricordo ancora, ed ero bambino, quel profumo di brodo che fumante risaliva
le volte dell’angusto atrio che portava alla bella case in pietra
del paesino di alta montagna dove viveva la mia zia Sina.
Correvo e salivo a due a due i gradini dello scalone per scoprire se veramente
lei avesse mantenuto la promessa di prepararmi i suoi tortelli:
grande però era lo stupore quando, arrivato in cucina,
oltre a quel profumo che lì mi aveva condotto,
incominciava ad espandersi il profumino delle sue e solo sue polpettine di carne ai pinoli.
La festa era cominciata.
La zia mi abbracciava e nell’orecchio mi sussurrava:
“ Ti ho anche preparato gli struffoli al miele!”
Ho sempre inseguito quei momenti, nella memoria e negli affetti, ed ora che sembrano così
lontani, li voglio far rivivere insieme ai veri sapori,
non solo della cucina, ma anche del tempo.
Mario Gallerani